Ultima modifica: 21 Febbraio 2020

152- INDICAZIONI SU NORME COMPORTAMENTALI DA TENERE IN CASO DI EMERGENZA .

 

 

Al personale dell’Istituto

Albo e sito Istituto

 

Oggetto: INDICAZIONI SU  NORME COMPORTAMENTALI DA TENERE IN CASO DI EMERGENZA .

Si precisa che l’evacuazione dell’edificio normalmente deve essere effettuata per i seguenti accadimenti: Incendio – Terremoto/crollo di strutture interne – Fuga gas/sostanze pericolose – Telefonate anonime (minacce di bomba) .

In altre circostanze, invece, può risultare più opportuno che i lavoratori restino all’interno dei locali di lavoro, come per esempio nei seguenti casi: Alluvione – Tromba d’aria – Scoppio/crollo all’esterno (gas edifici vicini, caduta di aeromobili, ecc.) – Minaccia diretta con armi ed azioni criminose – Presenza di un folle.

Il Preposto e gli incaricati della gestione dell’emergenza valuteranno di volta in volta le circostanze, l’evoluzione degli eventi e le azioni da porre in essere per la tutela dell’integrità fisica dei presenti. Indipendentemente dalle norme da seguire caso per caso e riportate in seguito, tutto il personale è tenuto ad osservare le seguenti regole di sicurezza, di validità generale, che a loro volta rappresentano la premessa al buon comportamento nel caso si verifichi un evento dannoso, qualunque esso sia.

-Regole della sicurezza

  • Impara cosa fare in caso di sinistro.
  • Non tenere carte vicino a prese di corrente.
  • Tieni il tuo posto di lavoro in ordine e i punti di passaggio sgombri da cavi elettrici, fili od altro.
  • Lascia sempre sgombro l’accesso agli estintori, ai sistemi antincendio e alle uscite di emergenza
  • Non coprire la cartellonistica di emergenza: antincendio, vie d’esodo, pericoli.
  • Abbi sempre chiara la posizione della scala.
  • Urla solo in caso di pericolo imminente.
  • Sforzati di mantenere la calma in ogni situazione.
  • Non interferire con le attrezzature elettriche e non pulirle con acqua o oggetti umidi.
  • Non ostruire le prese d’aria di raffreddamento degli apparecchi elettrici.
  • Non cercare di eseguire interventi di riparazione e non manomettere impianti di alcun genere: chiedi l’intervento degli specialisti.
  • Non compiere di tua iniziativa operazioni o manovre che non siano di tua competenza e per le quali non sei stato addestrato.
  • Utilizza gli strumenti idonei al lavoro che devi compiere, assicurandoti che siano in buono stato e solo dopo averne appreso il corretto modo d’uso.
  • Prima di compiere qualsiasi tipo di operazione, analizza i rischi che tale operazione comporta e trova soluzioni per minimizzarli.
  • Correggi sempre chi si comporta in maniera poco sicura.
  • Aiuta i nuovi colleghi di lavoro a prendere confidenza con gli ambienti dell’edificio.

Incendio e/o altre emergenze

– In caso d’incendio in un locale, i presenti devono allontanarsi celermente da questo, avendo cura di chiudere (se la cosa non comporta rischi per le persone) le finestre eventualmente aperte e, alla fine dell’evacuazione, la porta del locale;avvisare con la massima tempestività possibile gli addetti alla gestione dell’emergenza, portarsi lontano dal locale e rimanere in prossimità della più vicina via di esodo in attesa che venga diramato l’ordine di evacuazione generale dell’edificio.

– In caso di allarme, con focolaio d’incendio in ambienti distinti e relativamente lontani da quello in cui ci si trova, attendere che i preposti diramino le direttive di evacuazione (parziale o totale) evitando di intralciare i percorsi d’esodo.

– Evitare di utilizzare il telefono al fine di consentire una più agevole comunicazione al personale addetto alla gestione dell’emergenza.

L’addetto che avrà il compito di fare le chiamate verso l’esterno (VVF, 118, ecc.) chiamerà dal telefono “prioritario” ubicato nella segreteria didattica.

– Nelle vie di esodo (corridoi, atri, ecc.) in presenza di fumo in quantità tale da rendere difficoltosa la respirazione, camminare chini, proteggere naso e bocca con un fazzoletto bagnato (se possibile) ed orientarsi tramite il contatto con le pareti per raggiungere luoghi sicuri.

– Nel caso in cui il percorso che conduce alle uscite di sicurezza fosse impedito da fiamme e fumo, dirigersi all’esterno utilizzando le vie alternative di deflusso, seguendo comunque le indicazioni fornite dal personale addetto alla gestione dell’emergenza.

– Nel caso che dal luogo in cui ci si trova non fosse possibile evacuare verso l’esterno (per es. per impedimenti dovuti a fiamme, fumosità, forte calore, pericolo di crolli e comunque su indicazione del personale addetto alla gestione dell’emergenza), è indispensabile allontanarsi il più possibile dall’incendio (recandosi eventualmente sul piano terrazzo) o in alternativa, nell’impossibilità di abbandonare il piano in cui ci si trova, nei locali bagno (presenza di acqua e poco materiale combustibile), oppure restare nell’ambiente in cui ci si trova avendo cura di chiudere completamente la porta di accesso. Le fessure a filo pavimento potranno agevolmente essere occluse con indumenti (possibilmente bagnati) disponibili all’interno. Ove possibile è bene mantenere umido il lato interno della porta applicando un indumento (grembiule, impermeabile, tendaggio) precedentemente bagnato. Le finestre, se l’ambiente non è interessato da fumo, dovranno essere mantenute chiuse (dopo aver segnalato all’esterno la propria presenza). Gli arredi combustibili (mobili, tavoli, sedie, ecc.) dovranno essere allontanati dalla porta ed accostati in prossimità di una finestra (se la cosa non impedisce un eventuale accesso dall’esterno), oppure in luogo distante dalla finestra e contrapposto all’area di attesa dei presenti.

– Durante l’evacuazione tutte le porte antincendio, dopo l’utilizzo, devono rimanere chiuse.

– Chi non ha avuto una preparazione specifica, deve evitare di tentare di estinguere un incendio con le dotazioni mobili esistenti e specialmente quando le fiamme hanno forte intensità espansiva. Il corretto comportamento da tenere è quello di avvisare gli addetti, segnalare l’evento pacatamente ai presenti e lasciare ai preposti l’incarico di chiamare i soccorsi pubblici.

– Incendi di natura elettrica possono essere spenti solo con l’impiego di estintori a C02 o Polvere (utilizzabili su apparecchi in tensione).

– Se l’incendio ha coinvolto una persona è necessario impedire che questa possa correre; sia pure con la forza, bisogna obbligarla a distendersi e poi soffocare le fiamme con indumenti, coperte od altro.

– L’uso di un estintore a C02 può provocare il soffocamento dell’infortunato ed ustioni da freddo; pertanto, se necessario, è preferibile utilizzare un estintore a polvere.

– Al di là di suggerimenti tecnici, è opportuno che durante le operazioni di evacuazione ciascuno mantenga un comportamento ispirato a sentimenti dì solidarietà, civismo e collaborazione verso gli altri.

– Raggiunte le aree esterne, coloro che non hanno specifiche mansioni previste dal Piano di emergenza devono sostare nelle previste aree di raccolta per non ostacolare le operazioni di salvataggio e di estinzione delle Strutture Pubbliche di soccorso (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Polizia, ecc.). E’ necessario che i lavoratori presenti nell’edificio si riuniscano ordinatamente presso l’area di raccolta affinché si possa procedere ad un controllo di tutte le presenze da parte degli incaricati. Tenere sempre a mente i numeri di Soccorso Pubblico Nazionale: • “115” Vigili del Fuoco • “113” Polizia • “112” Carabinieri • “118” Pronto soccorso.

 Terremoto / crollo di strutture interne

ALLO STATO ATTUALE NON SONO NOTI SISTEMI AFFIDABILI PER LA PREVISIONE DI TERREMOTI: NON È PERTANTO POSSIBILE PRENDERE PRECAUZIONI PRELIMINARI AL DI FUORI DELLA FORMAZIONE PREVENTIVA DEL PERSONALE SULLE MISURE PIÙ OPPORTUNE DA ATTUARE PER FRONTEGGIARE L’EMERGENZA QUANDO QUESTA SI VERIFICA. UN TERREMOTO NORMALMENTE SI MANIFESTA CON VIOLENTE SCOSSE INIZIALI, SEGUITE DA ALCUNI MOMENTI DI PAUSA, CON SUCCESSIVE SCOSSE DI INTENSITÀ ASSAI INFERIORE A QUELLE INIZIALI (SCOSSE DI ASSESTAMENTO). ANCHE QUESTE ULTIME, COMUNQUE, POSSONO ESSERE ESTREMAMENTE PERICOLOSE IN QUANTO POSSONO CAUSARE IL CROLLO DI STRUTTURE LESIONATE DALLE SCOSSE INIZIALI IN CASO DI TERREMOTO:

  • alle prime scosse telluriche, anche di lieve intensità, è necessario portarsi al di fuori dell’edificio in modo ordinato, utilizzando le regolari vie di esodo, escludendo l’uso degli ascensori ed attuando l’evacuazione secondo le procedure già verificate in occasione di simulazioni.
  • Una volta al di fuori dello stabile, allontanarsi da questo e da altri vicini e portarsi in ampi piazzali lontano da alberi di alto fusto e da linee elettriche aeree e restare in attesa che l’evento venga a cessare.
  • Nel caso che le scosse telluriche dovessero compromettere subito la stabilità delle strutture al punto da non permettere l’esodo delle persone, è preferibile non sostare al centro degli ambienti e rifugiarsi possibilmente vicino alle pareti perimetrali, in aree d’angolo o in un sottoscala in quanto strutture più resistenti. Anche un robusto tavolo può costituire un valido rifugio.
  • Allontanarsi da finestre, specchi, vetrine, lampadari, scaffalature, apparecchi elettrici. Attenzione alla caduta di oggetti.
  • Prima di abbandonare lo stabile, una volta terminata la scossa tellurica, accertarsi con cautela se le regolari vie di esodo sono sicuramente fruibili (saggiando il pavimento, scale e pianerottoli appoggiandovi prima il piede che non sopporta il peso del corpo e, successivamente, avanzando). In caso contrario attendere l’arrivo dei soccorsi esterni evitando di provocare sollecitazioni alle strutture che potrebbero creare ulteriori crolli.
  • Spostarsi muovendosi lungo i muri, anche discendendo le scale.
  • Se le condizioni ambientali lo consentono, può essere utile scendere le scale all’indietro: ciò consente di saggiare la resistenza del gradino prima di trasferirvi tutto il peso del corpo.
  • Controllare attentamente la presenza di crepe sui muri, tenendo presente che le crepe orizzontali sono, in genere, più pericolose di quelle verticali, poiché il muro è maggiormente soggetto al ribaltamento;
  • Non usare gli ascensori.
  • Non usare fiammiferi o accendini: le scosse potrebbero aver danneggiato le tubazioni del gas. Si ritiene che, in linea generale, le medesime norme comportamentali siano applicabili in caso di crolli di strutture interne all’edificio.

Fuga di gas/sostanze pericolose

  • In caso di fuga di gas o presenza di odori che lasciano prevedere la significativa presenza in un locale di gas o vapori di sostanze pericolose, non deve essere consentito ad alcuno l’accesso nel locale e deve essere immediatamente contattato il Coordinatore delle emergenze o, nel caso di momentanea irreperibilità, un addetto alla gestione dell’emergenza;
  • far evacuare il personale potenzialmente coinvolto da un’eventuale esplosione o potenzialmente esposto alla sostanza pericolosa;
  • richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e, se del caso, delle altre strutture pubbliche di soccorso e pronto intervento;
  • se possibile, interrompere l’erogazione del gas/sostanza pericolosa agendo sugli organi di intercettazione installati all’esterno dei locali interessati dalla fuga;
  • se ci si trova nei locali interessati dalla fuga, nell’abbandonare i locali è necessario evitare di accendere o spegnere utilizzatori elettrici, evitando comunque l’uso di fiamme libere e la produzione di scintille;
  • se ci si trova nel medesimo ambiente in cui si è verificata la fuga di gas/sostanza pericolosa, nell’abbandonare il locale interrompere l’erogazione del gas/sostanza pericolosa e, se possibile, aprire le finestre, avendo cura comunque dì chiudere la porta dopo l’allontanamento dal luogo;
  • disattivare l’energia elettrica dal quadro di piano e/o generale;
  • respirare con calma e se fosse necessario frapporre tra la bocca, il naso e l’ambiente un fazzoletto preferibilmente umido.

Alluvione

Nella maggior parte dei casi questo evento si manifesta con un certo anticipo, ed evolve temporalmente in modo lento e graduale. Si riportano, comunque, le seguenti indicazioni:

  • in caso di alluvione che interessi il territorio su cui insiste l’edificio, portarsi subito, ma con calma, dai piani bassi a quelli più alti, con divieto di uso degli ascensori.
  • L’energia elettrica dovrà essere interrotta dal quadro generale dal preposto.
  • Non cercare di attraversare ambienti interessati dall’acqua, se non si conosce perfettamente il luogo, la profondità dell’acqua stessa e l’esistenza nell’ambiente di pozzetti, fosse e depressioni.
  • Non allontanarsi mai dallo stabile quando la zona circostante è completamente invasa dalle acque alluvionali, per non incorrere nel trascinamento per la violenza delle stesse.
  • Attendere pazientemente l’intervento dei soccorritori segnalando la posizione ed i luoghi in cui si sosta.
  • Nell’attesa dei soccorsi munirsi, se possibile, di oggetti la cui galleggiabilità è certa ed efficace (tavolette di legno, contenitori di plastica rigida chiusi ermeticamente, pannelli di polistirolo, ecc.).
  • Evitare di permanere in ambienti con presenza di apparecchiature elettriche, specialmente se interessati dalle acque alluvionali.

Tromba d’aria

  • Alle prime manifestazioni della formazione di una tromba d’aria, cercare di evitare di restare all’aperto.
  • Se ci si trova nelle vicinanze di piante ad alto fusto o linee elettriche aeree, allontanarsi da queste.
  • Qualora nella zona aperta interessata dalla tromba d’aria dovessero essere presenti dei fossati o buche è opportuno ripararsi in questi; anche il riparo offerto da un solido muro può fornire una valida protezione. Sì raccomanda, comunque, di porre attenzione alla caduta di oggetti dall’alto (tegole, vasi, ecc.) ed alla proiezione di materiali solidi (cartelloni pubblicitari, pannellature leggere, ecc.).
  • Se nelle vicinanze dovessero essere presenti fabbricati di solida costruzione, ricoverarsi negli stessi e restarvi in attesa che l’evento sia terminato.
  • Trovandosi all’interno di un ambiente chiuso, porsi lontano da finestre, scaffalature o da qualunque altra area dove siano possibili proiezioni di vetri, arredi, ecc.
  • Prima di uscire da uno stabile interessato dall’evento, accertarsi che l’ambiente esterno e le vie di esodo siano prive di elementi sospesi o in procinto di cadere.

Caduta di aeromobile / esplosioni / crolli / attentati e sommosse che interessano aree esterne

In questi casi, ed in altri casi simili in cui l’evento interessi direttamente aree esterne all’edificio, si prevede la “non evacuazione” dai luoghi di lavoro.

In ogni caso i comportamenti da tenere sono i seguenti:

  • non abbandonare il proprio posto di lavoro e non affacciarsi alle finestre per curiosare;
  • spostarsi dalle porzioni del locale prospicienti le porte e le finestre esterne, raggruppandosi in zone più sicure quali, ad esempio, in prossimità della parete delimitata da due finestre o della parete del locale opposta a quella esterna;
  • mantenere la calma e non condizionare i comportamenti altrui con isterismi e urla;
  • rincuorare ed assistere i colleghi in evidente stato di maggior agitazione;
  • attendere le ulteriori istruzioni che verranno fornite dagli addetti alla gestione della emergenza.

Minaccia armata e presenza folle

Anche in questo caso, almeno per il personale direttamente esposto alla minaccia, si prevede la “non evacuazione”. Le persone dovranno attenersi ai seguenti principi comportamentali:

  • se la minaccia è all’esterno dei locali di lavoro, non abbandonare i posti di lavoro e non affacciarsi alle porte ed alle finestre per curiosare all’esterno;
  • se la minaccia è all’interno dei luoghi di lavoro, il Preposto o gli addetti alla gestione dell’emergenza valuteranno l’opportunità di attivare l’evacuazione del personale non direttamente esposto alla minaccia;
  • se la minaccia è all’interno dei luoghi di lavoro e direttamente rivolta al personale, restare ciascuno al proprio posto e con la testa china;
  • non concentrarsi per non offrire maggiore superficie ad azioni di offesa fisica;
  • non contrastare con i propri comportamenti le azioni compiute dall’attentatore/folle;
  • mantenere la calma ed il controllo delle proprie azioni per offese ricevute e non deridere i comportamenti squilibrati del folle;
  • qualsiasi azione e/o movimento compiuto deve essere eseguito con naturalezza e con calma (nessuna azione che possa apparire furtiva – nessun movimento che possa apparire una fuga o una reazione di difesa);
  • se la minaccia non è diretta e si è certi delle azioni attive di contrasto delle forze di Polizia, porsi seduti o distesi a terra ed attendere ulteriori istruzioni dal personale addetto.

 

 PROCEDURE COMPORTAMENTALI STATO DI EMERGENZA COMPORTAMENTI DA TENERE  NELLA NORMALITÀ

■ Controllare la fruibilità dei percorsi e delle uscite, segnalando le eventuali difformità .

PREALLARME

  • Il docente interrompe le attività e mette in sicurezza tutti gli impianti e le attrezzature eventualmente in uso
  • Prepara la classe ad un’eventuale evacuazione
  • Conta gli alunni presenti e prende il registro di classe
  • Si posiziona sull’uscio dell’aula in attesa di ulteriori comunicazioni da parte delle squadre di emergenza.

EVACUAZIONE

■ Il docente procede all’evacuazione dei propri studenti mantenendo per quanto possibile il gruppo ordinato e compatto fino al punto di raccolta.

■ Giunto al punto di raccolta comunica al coordinatore delle emergenze l’esito dell’evacuazione, segnalando immediatamente le eventuali assenze

■ Si attiene comunque alle indicazioni fornite dal personale addetto alla gestione dell’emergenza.

CESSATO ALLARME

■ Riprende le attività.

 

Catania, 20.02.2020

Il Dirigente scolastico

Dott.ssa Rossella Miraldi




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